Eccomi di nuovo sulle scene dopo un periodo di voluta contestazione con gli altri autori del blog che non postano mai una cippa ( thanx frank); ed ovviamente ritorno con la più grande rock band della storia, i numeri UNO in assoluto (altro che niceboys), coloro che meritano il massimo rispetto perchè da quasi 40 anni suonano e cantano per i fans (ma anche per i soldi, tanti soldi) senza mai fare manfrine (tipo rolling) o senza mai scogliersi (tipo guns).
E naturalmente la canzone scelta non poteva che essere Back in black!
Scritta dal trio Malcolm Young/Angus Young/Brian Johnson, 5 mesi dopo la morte di Bon Scott, viene registrata alle Bahamas e pubblicata con l'album nel 1980, e ,come singolo, nel '81, la canzone appare come sesta traccia. Il pezzo si apre con uno dei riff di chitarra più celebri della storia del rock, costituito da tre semplici bicordi ripetuti. L'idea è stata di Malcom Young (era solito fare il warm-up tune dellla sua chitarra con questi 3 bicordi); il testo è come già detto del trio Angus, Malcom e Brian, ma in realtà esisterebbe un testo scritto da Bon Scott (così come per tutte le canzoni dell'album): la band preferì, comunque, ricominciare il lavoro di stesura testi col nuovo cantante.
La canzone viene in particolar modo apprezzata per la sua capacità, riconosciuta del resto alla musica degli AC/DC in generale, di esprimere una potenza ed un'energia enormi, cosa che gli ha permesso di divenire nell'immaginario collettivo uno dei più importanti simboli della musica hard rock e heavy metal (altro che i gruppetti che ascoltate voi). Lo stile degli Ac/Dc si conferma impetuoso soprattutto nelle pause/silenzi (assurdo che la loro potenza sia nei silenzi) tra un attacco di nota e l'altro.
Ovviamente tutto l'album è dedicato allo scomparso Bon ma i presunti riferimenti al cantante("Forget the herse 'cause I'll never die"..dimentica il carro funebre perchè io non morirò mai e "I've been too long and I'm glad to be back") vengono smentiti nel 2009 da Brian che dice di aver scritto la canzone buttando giù le prime frasi che gli venivano in mente, ispirato unicamente da un ritmo mambo.
Vi lascio il video dell'epoca...le chitarre sono enormi ma qui si parla di vecchia scuola. 4 alcolizzati che suonano una canzone hardrock nel 1980. No frills e tantissima roba. I HIT THE SACK!
E naturalmente la canzone scelta non poteva che essere Back in black!
Scritta dal trio Malcolm Young/Angus Young/Brian Johnson, 5 mesi dopo la morte di Bon Scott, viene registrata alle Bahamas e pubblicata con l'album nel 1980, e ,come singolo, nel '81, la canzone appare come sesta traccia. Il pezzo si apre con uno dei riff di chitarra più celebri della storia del rock, costituito da tre semplici bicordi ripetuti. L'idea è stata di Malcom Young (era solito fare il warm-up tune dellla sua chitarra con questi 3 bicordi); il testo è come già detto del trio Angus, Malcom e Brian, ma in realtà esisterebbe un testo scritto da Bon Scott (così come per tutte le canzoni dell'album): la band preferì, comunque, ricominciare il lavoro di stesura testi col nuovo cantante.
La canzone viene in particolar modo apprezzata per la sua capacità, riconosciuta del resto alla musica degli AC/DC in generale, di esprimere una potenza ed un'energia enormi, cosa che gli ha permesso di divenire nell'immaginario collettivo uno dei più importanti simboli della musica hard rock e heavy metal (altro che i gruppetti che ascoltate voi). Lo stile degli Ac/Dc si conferma impetuoso soprattutto nelle pause/silenzi (assurdo che la loro potenza sia nei silenzi) tra un attacco di nota e l'altro.
Ovviamente tutto l'album è dedicato allo scomparso Bon ma i presunti riferimenti al cantante("Forget the herse 'cause I'll never die"..dimentica il carro funebre perchè io non morirò mai e "I've been too long and I'm glad to be back") vengono smentiti nel 2009 da Brian che dice di aver scritto la canzone buttando giù le prime frasi che gli venivano in mente, ispirato unicamente da un ritmo mambo.
Vi lascio il video dell'epoca...le chitarre sono enormi ma qui si parla di vecchia scuola. 4 alcolizzati che suonano una canzone hardrock nel 1980. No frills e tantissima roba. I HIT THE SACK!
Eh va be non si può che essere d'accordo sul fatto che siano una delle rock band planetarie più famose e importanti della storia, per me sicuramente sono nella top 5.
RispondiEliminaIl discorso è che pur essendo ancora insieme (per alcol, per soldi, per i fans, per quel cazz..che è)per me non sono i numeri UNO, semplicemente perchè come ben sai, per ognuno la musica più bella (oltre ad essere veramente bella dal punto di vista tecnico e sonoro) è quella che ti fa provare certe emozioni, che ti accompagna in un periodo della vita o per sempre, che ti ricorda certi momenti, che ti fa esaltare, che vorresti ascoltare sempre e solo in determinate situazioni, ecc. A me tutto questo lo danno i Guns e spero proprio che si riuniscano!!! o magari no per non rimanere poi deluso da uno show che non potrebbe (verosimilmente) ricalcare i fasti del passato!
BREAKDOWN!!
Quoto! Quoto! 5 canzoni in una!!!!
RispondiEliminaMa vedete se tu quoti, io calibro le parole: ho detto sono i numeri uno! SONO! I guns lo sono stati ma oggi fanno veramente cagare! slash suona con la tipa dei black! Va beh piacera' al Corrado; axl canta con dj ashba che piacera' al Diego!..ma come sapete bene non torneranno mai ai livelli 87/93..considerando poi che tutti parlano di axl e slash ma x me sara' dura riportare sul palco izzy. Quindi: guns ERANO i numeri uno; acdc SONO! Hey satan, paid my dues!
RispondiEliminaAd onor di cronoca (sicuramente sono coerenti e appassionati di musica, altrimenti non sarebbero ancora in giro e a voler far ancora un album e tour, altro che il vascone nazionale!)
RispondiEliminaIn occasione dell’uscita di “Live At River Plate“, Dvd live e Blu-ray degli AC/DC prevista per il 10 Maggio, il leader della band, Angus Young, a tal proposito, ha recentemente dichiarato di tornare presto con un nuovo album di inediti:
“Torneremo in tour quando avremo un nuovo album in uscita, cosa che speriamo di fare entro un paio di anni. Abbiamo dei fan storici, abbiamo fan nuovi. Siamo sopravvissuti ad ogni genere di musica e ai nostri stessi fan“.
Alle parole di Angus sono seguite quelle del cantante Brian Johnson: “Faremo di tutto perché il prossimo tour sia migliore dell’ultimo“.