sabato 24 settembre 2011

√ NEVERMIND - Nirvana - Recensione - Rockol





Spesso un disco dimostra la sua forza quando questo riesce a far breccia in diversi strati sociali: dall'operaio di provincia al figlio ribelle di buona famiglia, passando per artistoidi e squattrinati. E' questo che contraddistingue, probabilmente, un grande album da un lavoro il cui nome rimarrà per sempre impresso nella storia.
“Nevermind” dei
Nirvana è nella storia. Venti anni dopo la sua uscita, il 24 settembre 1991, questa affermazione non è un azzardo. Che ancora oggi migliaia di teenager scoprano il rock alternativo grazie a questo trio di Seattle capitanato dalla voce sanguinante di Kurt Cobain, è un dato di fatto. Che su dodici canzoni che compongono la tracklist del disco almeno la metà possano essere riconosciute da qualsiasi amante del genere è altresì certo. La sua copertina è indelebile: il piccolo Spencer Elden all'età di 4 mesi, ritratto in una piscina mentre abbocca ad un'esca da un dollaro, non può non colpire la nostra immaginazione. Quella foto di Kirk Weddle venne pagata alla famiglia Elden 150 dollari: nessuna poteva immaginare che sarebbe diventate una delle immagini simbolo del grunge, del rock, forse della musica.
“Nevermind” fu il primo album dei Nirvana stampato per la Geffen (dove i tre arrivarono anche grazie ai Sonic Youth), dopo i buoni riscontri del debutto “Bleach”: l'obiettivo era vendere 250.000 copie, ma si andò ben oltre. Per capirci, nel gennaio del 1992 il disco scalzò dalla prima posizione delle classifiche di vendita americane un certo “Dangerous” di Michael Jackson e ad oggi ne sono stati venduti oltre 30 milioni in tutto il mondo. “Nevermind” fu anche il primo lavoro registrato con Dave Grohl alla batteria (proveniente dal gruppo punk-hardcore Scream), un personaggio che ha saputo poi riciclarsi al meglio anche dopo la fine dei Nirvana, con i Foo Fighters e altro.
La nascita di “Nevermind” fu piuttosto tormentata, Cobain e soci volevano assolutamente che a produrre il disco fosse Butch Vig, uno che fino ad allora aveva prodotto solo band di nicchia e “Gish”, l’album di debutto degli Smashing Pumpkins. Quindi registrarono prima con lui nel suo studio nel Wisconsin, per poi finire i lavori tra il mese di maggio e giugno del 1991 ai Sound City Studios, nei dintorni di Los Angeles, con il mixaggio finale di Andy Wallace.
L'album inizia con quella canzone che è il simbolo del grunge, degli anni Novanta, forse di una generazione. “Smells like teen spirits”, con la sua violenza punk, il riff di chitarra, la struttura pop e il testo rappresenta il malessere neanche tanto celato di Kurt Cobain e di milioni di giovani che come lui si sentivano ultimi, incazzati e senza futuro. Una merda, insomma. “Sono il peggiore in ciò che mi riesce meglio e per questo dono mi sento benedetto” e ancora “Con le luci spente è meno pericoloso. Siamo qui ora, intratteneteci. Mi sento stupido e contagioso. Un mulatto. Un albino. Una zanzara. La mia libidine. Un rifiuto”. Fu il primo singolo e fu l'inizio del fenomeno a livello planetario, il grunge sbarcò su Mtv, i giovani iniziarono ad indossare jeans strappati e camicie di flanella.
“In bloom”, seconda traccia del disco, fu invece il terzo singolo. Anche qui riff di chitarra punk-rock, la voce rauca di Kurt, ritornello, testo polemico (“Sell the kids for food”) ed un video, divertente e incazzoso allo stesso tempo, che contribuì ad aumentare l'esplosione dei Nirvana. “Come as you are” è una delle prime canzoni che al giorno d'oggi si imparano con la chitarra, melodia ed un riff di basso semplicissimo (e come tutte le cose semplici, geniale). “Breed”, “Drain you” (con il suo intramezzo noise ispirato ai fratelli maggiori Sonic Youth), “Stay away” (“Stay away, God is gay”) e soprattutto “Territorial pissing” sono un pugno nello stomaco, doloroso e senza regole. Leggendaria l'esecuzione incendiaria di quest'ultimo brano al “Saturday Night Live” nel 1992 (visibile qui http://www.youtube.com/watch?v=9S2JQOvIe4g), dove Cobain trafigge un amplificatore con la sua chitarra, Grohl distrugge la batteria e Novoselic gliela tira addosso.
“Lithium” fu il quarto singolo, un altro brano con la stessa magica combinazione tra irruenza, strofa/ritornello, voce timorosa di Cobain ed un testo che parla di religione e del litio per curare gli sbalzi d'umore. “Polly” è solo chitarra acustica e voce di Kurt, per raccontare il dialogo tragico tra una donna ed il suo stupratore, mentre in “Lounge act” a farla da protagonista è soprattutto il basso di Novoselic, più presente del solito.
Si chiude con uno dei pezzi più melodici del lotto come “On a plain” (magistrale la versione presente nel famoso live “MTV Unplugged in New York”) e soprattutto con “Something in the way”. Due accordi, chitarra acustica e la voce di Cobain cupa all'inverosimile, su un testo che racconta i giorni che sarebbero stati trascorsi sotto un ponte dal cantante nella sua adolescenza, scappato di casa. Che sia accaduto nella realtà o solo nel cuore del giovane Kurt poco importa, il testo è uno dei più toccanti e desolanti scritti dal frontman: "Al di sotto del ponte/ Il pesce ha mollato una pisciata/ E gli animali che ho catturato/ Sono diventati tutti miei animali domestici/ E non continuo a vivere d'erba/ E lo sgocciolio dal cielo/ Va bene mangiare pesce/ Perché loro non hanno sentimenti/ Qualcosa nella strada".
In realtà la vera chiusura spetta a “Endless, nameless”, ghost-track (giustamente non segnalata, non come spesso avviene in tempi recenti) di quasi 7 minuti, non presente nelle prime copie dell'album a causa dell'errore di un discografico. Un pezzo all'insegna del noise e del punk, intramezzato da piccoli inserti più melodici e con un testo nonsense pieno di disagio, dolore e rabbia (“Death and violence, excitment, right here”). Per celebrare questo 20esimo anniversario è stata pubblicata una Deluxe Edition ed una Super Deluxe Edition. La prima include due CD ed un DVD: sul primo disco sono inclusi una versione rimasterizzata di “Nevermind” e nove b-side, tra cui sei brani in versione live; il secondo disco include invece otto episodi, di cui sei inediti, demo incisi agli Smart Studios di Butch Vig, versioni grezze e genuine che furono spedite alle etichette in cerca di un contratto: qui “Stay away” si intitola ancora “Pay to play” e “Breed” è ancora “Immodium”. Completano il CD otto canzoni in versione 'casalinga' e ancora più grezza delle sessioni Boombox Rehearsal, con ben sei episodi inediti anche qui e due brani mai pubblicati registrati per le BBC Sessions: “Drain you” e “Something in the way”. Il DVD, “Live at The Paramount Theatre” include invece l'intero concerto inedito registrato proprio al Paramount Theatre di Seattle il 31 ottobre del 1991, oltre ai quattro videoclip ufficiali degli altrettanti singoli. Per chi acquistasse invece la Super Deluxe Edition, oltre a tutto ciò, ecco ancora un terzo CD con i Demonshire Mixes, ovvero un mix provvisorio dell'intero disco a cura sempre di Butch Vig, ed un quarto supporto con l'intera esibizione presente sul DVD qui in versione audio.
Insomma, “Nevermind” è una pietra miliare della musica. E poco importa se con gli anni il nome e l'immagine di Kurt Cobain siano state santificate e commercializzate, perché cogliere il sentimento di una generazione e riuscire a portarlo in un disco è roba per pochi eletti. Come scrisse profeticamente (e forse inconsapevolmente) lo stesso Cobain in “Smells like teen spirits”: “Our little group has always been and always will until the end” (“Il nostro piccolo gruppo c'è sempre stato e ci sarà sempre, fino alla fine”). Nevermind, Kurt.


(Ercole Gentile) TRACKLIST:
“Smells like teen spirit”
“In bloom”
“Come as you are”
“Breed”
“Lithium”
“Polly”
“Territorial pissing”
“Drain you”
“Lounge act”
“Stay away”
“On a plain”
“Something in the way”

4 commenti:

  1. come si dice in the Wrestler "...poi è arrivato quel frocio di Cobain!"
    Frank

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  2. un gruppo decisamente sopravvalutato, ricordo che la fama del gruppo e'dovuta esclusivamente al fatto che cobain si sia fucilato! Oltremodo non lo trovo nemmeno vicino ai miei gusti: ti ripeto, corrado, il rock parla di ragazze, sesso e droga...non certe pippe mentali che compaiono nei loro testi! take me down to the paradise city

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  3. 1 Michael Jackson Thriller 62,400,000
    2 Pink Floyd Dark Side Of The Moon 41,800,000
    3 Soundtrack Grease 40,400,000
    4 Whitney Houston Bodyguard 38,600,000
    5 Bee Gees Saturday Night Fever 37,200,000
    6 Eagles Their Greatest Hits 1971-1975 36,700,000
    7 Led Zeppelin IV 35,900,000
    8 Shania Twain Come On Over 35,400,000
    9 Michael Jackson Bad 33,200,000
    10 Fleetwood Mac Rumours 32,700,000
    11 Dire Straits Brother In Arms 32,600,000
    12 Alanis Morissette Jagged Little Pill 32,200,000
    13 AC/DC Back In Black 32,100,000
    14 Bob Marley Legend 31,300,000
    15 Beatles One 30,800,000
    16 Pink Floyd The Wall 30,700,000
    17 Celine Dion Let’s Talk About Love 30,300,000
    18 Celine Dion Falling Into You 30,200,000
    19 Michael Jackson Dangerous 30,000,000
    20 Guns N’ Roses Appetite For Destruction 29,800,000
    21 Eagles Hotel California 29,200,000
    22 Soundtrack Dirty Dancing 29,000,000
    23 Bruce Springsteen Born In The USA 28,900,000
    24 ABBA Gold 28,800,000
    25 Meat Loaf Bat Out Of Hell 28,700,000
    26 Simon & Garfunkel Greatest Hits 28,600,000
    27 U2 The Joshua Tree 28,300,000
    28 Queen Greatest Hits 27,600,000
    29 Soundtrack Titanic 27,300,000
    30 Beatles Abbey Road 26,400,000
    31 Madonna The Immaculate Collection 26,300,000
    32 Mariah Carey Music Box 26,300,000
    33 Beatles Sgt. Pepper’s Lonely Hearts Club Band 26,200,000
    34 Santana Supernatural 26,100,000
    35 Backstreet Boys Millenium 25,900,000
    36 Metallica Metallica 25,600,000
    37 Beatles 1962-1966 24,600,000
    38 Beatles 1967-1970 24,600,000
    39 Nirvana Nevermind 24,600,000
    40 Eric Clapton Unplugged 24,300,000
    41 Phil Collins No Jacket Required 24,000,000
    42 Whitney Houston Whitney Houston 23,900,000
    43 Britney Spears Baby One More Time 23,800,000
    44 Elton John Elton John’s Greatest Hits 23,200,000
    45 Bon Jovi Slippery When Wet 23,200,000
    46 Spice Girls Spice 22,800,000
    47 Madonna True Blue 22,700,000
    48 Backstreet Boys Backstreet Boys 22,600,000
    49 Queen Greatest Hits II 22,300,000
    50 Norah Jones Come Away With Me 22,300,000

    Per aver fatto pochi dischi ed essere stati in giro per poco ne hanno venduti di dischi, compare with your beloved AD/DC!

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  4. non capisco dove tu abbia preso questa lista...forse sono gli album che tu preferisci (vedi m.jackson)... ma la realta'e' un'altra: back in black e' il secondo album piu' venduto nella storia ( tra l'altro in quel periodo trionfava la dance "so 70's"..rileggiti il post di back in black o cerca in qualsiasi sito di storia della musica. La classifica e' sbagliata, fermo restando che non e'cosi' semplice calcolare le esatte vendite nel mondo. Dopo gli stati uniti, mi fai un secondo errore...mi sa che la tua cultura musicale vale quanto la stella michelin del vigneto: FARLOCCA! e per dirla alla axl (sparati un paio di video su utube sulle antipatie tra axl e cobain e la sua bitcha)...so long sucker!

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