venerdì 27 gennaio 2012

Sciopero: lancio uova e fumogeni a corteo Roma, manifestanti bruciano bandiera Ue

Roma, 27 gen. - (Adnkronos) - Si e' svolto questa mattina a Roma il corteo dei lavoratori che hanno aderito allo sciopero generale promosso dai sindacati di base contro le misure del governo Monti. Il corteo, che ha visto sfilare manifestanti arrivati da tutta Italia da piazza della Repubblica a piazza San Giovanni, era aperto da un grande striscione su cui era scritto: "Via il governo Monti, noi non paghiamo il debito".

Poveri coglioni, paghiamo solo noi il debito? andate a lavorare parassiti, voi e i sindacati!

A volte un Suv è "solo" la punta di un iceberg - Per i possessori di SUV

dal http://www.ilsussidiario.net/

El bausha al ga el SUUUVVV.....

meditate


Dunque è stato fermato in Ungheria uno dei presunti investitori del vigile di Milano, ucciso con un Suv ad un controllo. È una notizia che ci conforta perché è necessario che i responsabili dell’omicidio, nomadi e stranieri che siano, paghino il loro conto con la giustizia italiana, secondo le nostre regole di Stato di diritto, con un regolare processo, ma col massimo rigore. E tuttavia questa vicenda non deve passare senza che se ne sia tratto qualche insegnamento. È mai possibile che possessori e guidatori di Suv in Italia non siano sottoposti a controlli diversi e più accurati, rispetto ai guidatori di macchine normali? Non solo dal punto di vista fiscale, ma soprattutto del comportamento stradale?
Diciamoci la verità: scegliere di guidare un mezzo del genere, un 4 per 4, al netto delle eventuali necessità di viaggi davvero fuoristrada, in campagna, in montagna o su strade non asfaltate, comunica un atteggiamento spesso di superiorità. Nelle strade delle nostre metropoli questi mezzi si presentano come macchine corazzate, più alte delle altre, con paraurti sporgenti e contundenti. Grazie a questa qualità sono ormai uno “status symbol” nella giungla del traffico, da mezzo impegnativo e ingombrante ma utile, sono diventati il mezzo con cui ostentare il proprio livello sociale, tant’è che spesso al volante c’è una signora impellicciata, che sbadatamente (alla Lapo Elkann per rifarci ad un fatto avvenuto) può lasciare il mezzo in seconda fila nelle vie dello shopping...
È brutto generalizzare (ed è soprattutto sempre sbagliato) ma è un dato di fatto che spesso chi usa questi mezzi è maleducato ed ha un atteggiamento sprezzante verso il resto della gente che è per strada. Se poi in pochi giorni a Cortina d’Ampezzo salta fuori che nei controlli della Guardia di Finanza del 30 dicembre, molti erano i possessori di Suv che non avrebbero potuto permetterselo secondo quanto dichiarato al Fisco, e che da lì a poco accade il terribile episodio di Milano, i dubbi sono più che legittimi. Intendiamoci, gli autori dell’investimento di Milano sono dei delinquenti, probabilmente a prescindere dall’auto che guidano. Anche se stento a credere che avrebbero potuto uccidere e svignarsela con una Panda.

Ma restano due tipi di domande sui fuoristrada. La prima. È mai possibile che un bene di lusso (in questo caso come una Ferrari o un aereo privato) non venga toccato fiscalmente in un momento di grande crisi economica? Vi sembra giusto che vengano tagliate le pensioni e che non si prenda qualche misura diversa per chi si permette un bene super voluttuario?
La seconda. I nostri ragazzi, anche compiuti i diciotto anni, non possono guidare moto e motorini sopra i 150 cc. di cilindrata senza un esame specifico. Per questi macchinoni niente, neanche un controllo in più. Basta avere una normale patente. Non sarebbe il caso di trattare questi mezzi, questi 4 per 4, per quello che davvero sono e fanno nelle nostre strade, anche dal punto di vista del Codice stradale?
Il caso di Milano è un caso limite, la punta di un iceberg, ma aiuta a far ragionare sulla normale follia della nostra società. Su quello che tutti accettiamo senza ribellarci.

Per chi sostiene sempre i tedeschi

da Corriere.it

Il Giornale contro Der Spiegel«A noi Schettino, a voi Auschwitz»

Editoriale di Sallusti contro il settimanale tedesco, criticocon gli italiani sul caso Concordia. Bufera in Rete

MILANO - «A noi Schettino, a voi Auschwitz». Due righe, che riempiono la prima pagina de Il Giornale, e un editoriale, firmato dal direttore Alessandro Sallusti, in cui non si usano mezzi termini nei confronti del Der Spiegel. «Ci definisce un popolo di codardi perché "gli italiani non sono una razza" - si legge nell'occhiello - . Loro sì, invece, e lo hanno dimostrato assieme ad Hitler». Una dura replica all'articolo sul naufragio contenuto nell'ultimo numero del principale settimanale tedesco, che assume un peso maggiore nel giorno in cui il mondo intero ricorda le vittime dell'Olocausto. «Mano sul cuore - aveva scritto qualche giorno fa lo Spiegel -: qualcuno si è forse meravigliato del fatto che il capitano della Costa Concordia fosse italiano? Ci si può immaginare che a compiere una simile manovra, inclusa la fuga successiva, potesse essere un tedesco oppure, diciamo anche, un capitano di marina britannico?».

«AGGRESSIONE ALL'ITALIA» - Un attacco che Sallusti ha mal digerito, criticando con determinazione l'ultimo pezzo della provocatoria rubrica firmata da Jan Fleischauer e puntando il dito contro la stessa copertina del settimanale tedesco dedicata al naufragio al Giglio. Nel suo editoriale, il direttore de Il Giornale parla di «aggressione all'Italia», che «sta passando di fatto sotto silenzio». «Che i tedeschi siano una razza superiore - scrive il numero uno del quotidiano milanese citando il pezzo di Fleischauer - lo abbiamo già letto nei discorsi di Hitler. Ricordarlo proprio oggi, nel giorno della memoria dell'Olocausto, quantomeno è di cattivo gusto». Sallusti ricorda poi i 4200 passeggeri salvati sulla Concordia e insieme le «centinaia di migliaia di ebrei» salvati in Italia all'epoca delle leggi razziali. Ricorda Giorgio Perlasca. «È vero - scrive - noi italiani siamo fatti un po' così, propensi a non rispettare le leggi, sia quelle della navigazione, sia quelle razziali. I tedeschi invece sono più bravi. Li abbiamo visti all'opera nelle nostre città, obbedire agli ordini di sparare a donne e bambini, spesso alla schiena». E conclude: «Questi tedeschi sono ancora arroganti e pericolosi per l'Europa. Se Dio vuole non tuonano più i cannoni, ma l'arma della moneta non è meno pericolosa. Per questo non dobbiamo vergognarci. Noi avremmo pure uno Schettino, ma a loro Auschwitz non gliela toglierà nessuno».

TWITTER - La presa di posizione contro Der Spiegel del quotidiano della famiglia Berlusconi non è passata inosservata su Twitter. Molti quelli che criticano Sallusti. «Vergognati», «non ci si può credere», «è rivoltante», si legge. Sul social network però non mancano quelli che invitano a non fermarsi al titolo de Il Giornale, ma a leggere con attenzione tutto l'editoriale in prima pagina. E poi c'è anche chi, parafrasando il titolo del quotidiano italiano, si lascia andare all'ironia. «A voi Kant, a noi Eva Kant».

Io sto con Sallusti questi crucchi hanno spaccato la cippa continuando a pensare di essere i più bravi, il discorso sarebbe molto ampio quindi lasciamo perdere è sicuro che un articolo così non è sicuramente un bell'esempio di stile ed europeismo....

martedì 24 gennaio 2012

I suoi primi 40 anni

Ebbene si il nostro Francesco Kuk oggi compie i suoi primi 40 anni. Noto alle forze dell'ordine come grande consumatore di birra in patria, ognitanto lo si vede varcare il confine della Slovenia in compagnia di amici di merenda innaffiata di birra e al motto "butta butta".
Contrariamente a noi che dopo ogni merenda ci ritiriamo sul nostro divano a poltrire e sbollire l'hangover, il nostro Francy si lancia in lunghe nuotate e in dure biciclettate. Risultato: lui a 40 anni è un fuscello in forma, noi oramai siamo "sformati" da innumerevoli birre mai smaltite e pizzoni mai digeriti.
Augurisssssssssssssssimi di cuore Francy
Verita' Verita'

giovedì 5 gennaio 2012

Ramones -Poison Heart-

Ed eccoli i nostri eroi!

Da republica.it

Auto di lusso e redditiEvasione alla luce del sole

E' vero, fa effetto vedere la Guardia di Finanza che fa irruzione a Cortina come in un club di spacciatori di droga ma il senso dell'operazione è tutta qui: nell'enorme disparità fra dichiarazioni dei redditi e auto di lusso circolanti. Nella fattispecie a Cortina sono state controllate le dichiarazioni dei redditi di gente che girava con Scaglietti, 599, Porsche Panamera Turbo, per un totale di 251 supercar. Risultato? "Su 133 intestate a persone fisiche - spiegano l'Agenzia delle Entrate del Veneto - 42 appartengono a cittadini che fanno fatica a 'sbarcare il lunario', avendo dichiarato 30.000 euro lordi di reddito". Certo, si può discutere a lungo sul concetto di "auto di lusso di grande cilindrata" come spiega ufficialmente la Guardia di Finanza ma basta leggere solo le dichiarazioni dei redditi degli italiani per capire che il fenomeno è macroscopico. Fra i neo proprietari che hanno appena acquistato un'auto oltre i 185 chilowatt, il 31% dichiara meno di 20.000 euro e il 36% tra 20.000 e 50.000 euro. E parliamo di redditi lordi. Certo, stabilire il valore di una macchina con la potenza è sbagliato e fuorviante ma, comunque, se si guadagnano meno di 900 euro al mese risulta difficile riuscire a comprare un'auto nuova da 250 cavalli...Insomma, pur contestando il metodo di rilevazione che punta sui KiloWatt e non sul valore reale del mezzo, ci troviamo innegabilmente davanti a fenomeni macroscopici di evasione. E il discorso diventa ancora più evidente se prendiamo in considerazione anche
OAS_RICH('Middle');barche e aerei privati.Spulciando le statistiche fiscali, si scopre infatti che oltre il 42% dei possessori di barche sono contribuenti Irpef sotto i 20.000 euro. Tra i fortunati che navigano con mezzo proprio c'è poi quasi il 26-27% che dichiara al fisco un reddito compreso tra i 20.000 ai 50.000 euro l'anno. Solo poco più del 30% del popolo dei 'navigatori' italiani può dunque definirsi ricco, sotto il profilo fiscale. Ci sono contribuenti dal reddito modesto anche tra i possessori di aeromobili: quasi il 26% dichiara di vivere con meno di 20.000 euro l'anno. Un altro 30%, sempre tra coloro che si muovono con l'aereo personale, guadagna, almeno questo è quanto figura nei loro modelli 730 o Unico, dai 30.000 ai 50.000 euro.

Alla gogna! restituire tutto con gli interessi e chiudergli le attività per sempre.

Auguri Marco

38 anni fa nasceva nella ridente Seriate il nostro Marco. Lo chiamiamo nostro perchè oramai fa parte di noi in diversi aspetti. E' lui che ci introduce a nuovi gusti musicali, è lui che ci ha sempre fatto mangiare bene, è lui che ci ha sempre fatto bere bene (e anche tanto), è lui che ha portato avanti sotto diversi aspetti il nostro gruppo che si espande e si stringe a seconda del momento e delle circostanze.
Qui sotto lui a capo della sua prima banda di teppistelli in zona poste di Seriate agli inizi della sua carriera di front man.



Magari ognitanto diventa insostenibile e insopportabile per la sua prolungata capacità di parlare di ogni argomento (anche se non sa di cosa si tratti) e chiaramente pretedendo di avere sempre e in assoluto ragione. Ma noi ti sopportiamo e ti sopporteremo sempre perchè altrimenti non saresti Marco, detto il Cone, detto il Signor Agente Immobiliare, detto il Paki (solo pochi lo possono chiamare così se no si inostia).
Bando alle ciance, auguri auguri auguri da tutti noi.
Ho trovato un tuo filmato che ti ritrae alla guida della tua car e in cui ascolti musica. Non capisco che sigarettine fumi.



Una cosa che viene sempre da chiederci, ma quando ci fai vedere le foto di Bud Spencer che fa tiro alla fune in zona Seriate? Non dire che le foto sono da tuo padre e non ti ricordi mai di prenderle.