mercoledì 29 ottobre 2014

EDISON LADRI

Solo per mettere in rete che sto aspettando da EDISON LUCE & GAS un rimborso di EURO 200,00 da circa 4 mesi e nessuno sa dirmi qualcosa.
Sconsiglio per esperienza di usare questo fornitore.

RIDICOLI!!!!!!!!!!!



giovedì 21 novembre 2013

Questa dovevo scriverla!

Il ministero della salute ha lanciato un nuovo cartone animato incentrato sulla bontà della frutta e della verdura, andando a sfiorare il plagio, ma che dico plagio, vilipendio, insulto, anche perchè il nostro, di Francesco è l'eroe della birra!!!

Capitan KUK è il piccolo eroe del Ministero della salute, il paladino della frutta e della verdura.
A questo personaggio è dedicato un cartone animato televisivo destinato ai bambini, in onda sulla rete RAI (RAI YOYO).
La serie narra le avventure di Francesco, un bambino di 10 anni, che, accanto alla vita reale, vive una dimensione parallela nel mondo fantastico di "Health" trasformandosi in Capitan KUK, l'eroe della frutta e della verdura.
La sua missione? Salvare gli abitanti di Health dal cattivo Golosix sfruttando le proprietà preziose della frutta e della verdura.



martedì 14 maggio 2013

Questo qui non ce la racconta giusta....

Alla faccia del rottamatore; riporto un articolo de laretenonperdona.it che solleva qualche legittimo dubbio sul fiorentino più popolare d'Italia....ci è o ci fa?...o meglio: si è sempre schierato (nel dopo elezioni) a favore di un governo col puffo blu. A che fine? L'onda della rottamazione è solo cavalcata o è anche spinta dal viola amico degli Agnelli? Luiè veramente un volto nuovo o è solo figlio di politicanti esperti?
Qualche contraddizione la sua storia la lascia....di seguito il copia/incolla dell'articolo e le successive fatture documentate:


E’ RIUSCITO A SPENDERE 70.000 € PER 2 VIAGGI NEGLI USA, UN RECORD!
100 ASSUNZIONI DIRETTE COSTATE 25 MLN DI EURO AI FIORENTINI
MUTUO PER LA MOGLIE ECC..
ECCO IL NUOVO DEL PD.. IL ROTTAMATORE RENZI!
La Corte dei Conti, grazie anche ad un esposto presentato proprio da Maiorano, sta indagando per appurare se nella gestione Renzi 2004-2009 ci siano gli estremi per attribuire un danno erariale. E gli organi di stampa si stanno interessando all’argomento, probabilmente sull’onda emotiva dello scandalo Lazio. O forse perché Renzi è candidato alle primarie del Pd contro Bersani.
Fatto sta che, proprio grazie alla documentazione inviataci da Maiorano, noi di Qelsi abbiamo denunciato le spese pazze del Rottamatore già da giugno, in tempi non sospetti.
E oggi intervistiamo “l’incubo di Renzi” per primi.
Alessandro Maiorano, la tua “guerra” a Renzi inizia con una denuncia per mobbing. Raccontaci perché.
Premetto che in anni di lavoro presso il Comune di Firenze mai mi ero permesso di dire una sola parola su tutti gli altri sindaci che hanno preceduto Renzi. Ma su questo sindaco è impossibile non dire nulla, visto che si è permesso persino sui giornali nazionali di chiamarci tutti “Fantozzi”.
Fantozzi sarà lui e tutti quei suoi cento amici che ha fatto assumere a chiamata diretta.
Detto questo, il sindaco e altri personaggi del Comune si sono comportati male, non tanto con me quanto con mia madre gravemente malata da anni che assisto personalmente da inizio malattia. Matteo Renzi, pur conoscendo tutta la mia situazione, da buon “cattolico” come dice di essere se n’è fregato. Pazienza, ecco il perché della mia denuncia che tanto non porterà a nulla conoscendo la giustizia in Italia.
Oggi la Corte dei Conti indaga sulle spese di Renzi da presidente della provincia. Può essere considerata anche una tua vittoria personale?
Non c’è nessuna vittoria personale, ne ho avute di più importanti. Questa con Renzi per me è acqua fresca, impegnarsi contro di lui è fin troppo facile. Renzi è solo “un’alborella”, lo avrei fatto anche con pesci più grossi se mi fossero capitati sotto il naso sprechi evidenti come questi 20 milioni che Renzi ha dilapidato dal 2004 al 2009.
Come sei venuto in possesso di tutte le fatture?
Le ho semplicemente agganciate su un sito tramite il quale un politico (Guido Sensi n.d.r) tentò di far presente alle istituzioni che gli sprechi di Renzi erano abnormi. Ho ripreso in mano io tutta la situazione, coinvolgendo mie personali conoscenze al ministero e nelle istituzioni, ho presentato esposti e tutto per miracolo si è mosso. Ora vediamo gli esiti.
Renzi, attraverso il suo comitato elettorale, dice di aver usato la massima trasparenza e aver pubblicato sul suo sito tutte le spese. E pure di non aver mai sforato il plafond di 10.000 euro mensili con la carta di credito della provincia. I documenti che ci hai mandato lo smentiscono. Il Rottamatore ha omesso altre verità?
Mi hanno colpito per esempio quei 3000 euro spesi una notte in un grande albergo americano, chissà cosa ci avrà fatto. E poi i 707.000 euro dati ad una fantomatica associazione con sede a Prato chiamata Culter, ma sono tutti i 20 milioni che mi hanno colpito, specialmente in un periodo delicato come questo.
Florence Multimedia, l’ufficio stampa creato per valorizzare l’immagine di Renzi, è lo spreco peggiore della sua gestione?
Si tratta di una sua creatura, sono stati spesi più di 4,5 milioni di euro. Neppure in Mediaset si spendono simili cifre per un solo personaggio, e Renzi non è una star ma una semplice comparsa. Tutti quei soldi sono davvero troppi.
Abbiamo parlato di provincia, ma la gestione del bilancio del Comune da quando Renzi è sindaco come si può definire?
Basta vedere cosa ha fatto l’ex assessore Fantoni, questa domanda sarebbe da girare a lui. Quando un assessore al bilancio scelto da Renzi si dimette arrivando a dire al sindaco “Usi la città è i fiorentini per le tue ambizioni personali” cos’altro aggiungere?
Cosa pensi che succederà ora che la Corte di Conti sta indagando?
Prevedo che la Guardia di Finanza e il ministero andranno a controllare tutto e mi riferisco anche alla Chil srl, l’azienda di suo padre Tiziano. E poi la Florence Multimedia e tanto altro ancora, a cominciare da quei mesi in cui è stato in giro per l’Italia a presentare il suo libro. Chi ha pagato tutto? E inoltre come mai oggi è assente dalla città per suoi interessi personali però continua a riscuotere lo stipendio da sindaco? Non sarebbe più corretto dimettersi e fare le primarie? Ma si sa, il Rottamatore fa come vuole, in futuro non credo più.

Ecco tutte le fatture della gestione Renzi
Schermata 2013-04-14 alle 11.30.51

Finalmente la verità -MILAN MERDA- ....come il toro (aggiungerei)

Ecco la notizia più importante data da sky negli ultimi tempi...per la felicità di zio Fester Galliani (ah proposito ma i rigori contro ve li fischiano?)

mercoledì 8 maggio 2013

31!!!!!! Fino alla fine

I campioni dell'Italia siamo noi, siamo noi, siamo noi, i campioni dell'Italia siamo noi!!!

Fino alla fine forza Juventus!!

La Juventus è stata un esempio per il mio Man­chester United. Facevo vedere ai miei giocatori le videocas­sette della squadra di Lippi e dicevo: non guardate la tatti­ca o la tecnica, quella ce l'ab­biamo anche noi, voi dovete imparare ad avere quella vo­glia di vincere". Con questa frase, Sir Alex ha omaggiato la storia bianconera.

Il resto sono chiacchere....rosicate interisti e chiaccheroni vari....

Un saluto anche al grande Sir Alex

giovedì 18 aprile 2013

Presidente della Repubblica - FREAK

MARINI??????????? RODOTA'???????????

MA STIAMO SCHERZANDO???? DELLE MUMMIE INCIUCIATI SINDACALISTI RIMBAMBITI E LI VOGLIONO METTERE A CAPO DELLO STATO?????

Qua serve veramente una rivoluzione di piazza, come cazzo si fa a presentare certe candidature?
Grillo è veramente un buffone di corte, come tutti i suoi seguaci in parlamento che non hanno neanche la terza media, incorente come pochi e accentratore vanitoso. PDL e Bersani sono ridicoli ormai arroccati dietro una poltrona che speriamo non riesca più a proteggerli; l'unico che ha il coraggio di dire qualcosa è Renzi e gli vogliono mettere i bastoni tra le ruote. Vendola? non parliamone neanche che vive in un'altra realtà....e mi fermo per rispetto...
Cosa dice FARE? state zitti?

Mi fanno veramente schifo, l'Italia sta andando in pezzi e questi dopo 2 mesi sono ancora li a farsi le pippe e proporre gente di un secolo fa a capo dello Stato! Ci rendiamo conto?

FIRE YOUR GUNS





venerdì 5 aprile 2013

Prepariamoci, o con i bastoni o con la vaselina

L'ASSURDA VICENDA DELLA TARES

Patrimoniale mascherata

Se c'è una cosa che il Fisco sa fare bene è cambiare spesso il nome (e il volto) delle tasse. Salvo, ogni volta, aumentarne il peso. Era accaduto l'anno scorso con l'Imu, prima denominata Ici. E adesso entra in scena la neonata Tares (Tributo sui rifiuti e sui servizi). Che prenderà il posto della Tarsu (la Tassa sui rifiuti solidi urbani). Tasse pesanti e dagli acronimi piuttosto bruttini. Costose e di difficile comprensione. A cominciare dal nome.
La sensazione - o meglio la certezza - è che i contribuenti, ancora una volta, corrono il rischio di perdere su tutti i fronti. Già l'Imu, apparsa all'orizzonte come imposta municipale destinata a finanziare i Comuni, è diventata nei fatti una pesante patrimoniale sulla casa. Adesso si rischia la replica con la Tares. Una sorta di mostriciattolo giuridico che contiene in sé due diversi tributi: la vecchia tassa rifiuti e la nuova imposta sui servizi indivisibili dei Comuni (le spese per l'illuminazione pubblica, per la polizia municipale, per il personale degli uffici amministrativi).
Nei libri di diritto tributario esistono le tasse (sono il corrispettivo di un servizio, come appunto la raccolta dei rifiuti) e le imposte (i soldi che vanno a finanziare in modo indistinto il funzionamento della macchina statale o locale). Il Fisco italiano, unico al mondo, è riuscito nell'impresa di farle convivere sotto uno stesso nome. Una sorta di esperimento, non si sa quanto riuscito, di mutazione genetica. Un prelievo surrettizio a orologeria visto che il governo attualmente in carica lo lascia in eredità a quello successivo. Si sentono già voci di una possibile manovra. E alla fine chiunque salirà a Palazzo Chigi avrà davanti due sole strade: ridurre le spese o aumentare le imposte.
Nel 2013, salvo proroghe che sembrano necessarie, si pagherà la tassa rifiuti che sarà basata sia sulle dimensioni degli immobili, sia sul numero dei componenti del nucleo familiare che ci abitano. Giusto sembrerebbe, ma non sempre la ricchezza è proporzionale alla numerosità delle famiglie. La nuova tassa, però, sarà più pesante perché i Comuni dovranno coprire con le sue entrate il 100% del costo della raccolta rifiuti, mentre prima il tasso di copertura poteva essere inferiore. Ma non solo: le nuove regole faranno pagare ai contribuenti onesti anche quella quota che non viene normalmente pagata dai cittadini morosi. Un'altra assurdità di questa tassa geneticamente modificata. Gli onesti, insomma, si fanno carico anche della quota dei disonesti. Ma forse tanto strano non è, se si pensa che tutto il Fisco ruota attorno a questo distorto principio.
E veniamo a quella quota della Tares che va a finanziare i servizi indivisibili: gettito stimato un miliardo in più rispetto a prima. Si pagheranno 30 centesimi per ogni metro quadrato di abitazione o stabilimento, quota che i Comuni possono portare a 40 centesimi. E che cos'é un prelievo legato alle dimensioni degli immobili se non una (nuova) patrimoniale mascherata? Con il paradosso che un bilocale nella periferia degradata di Roma pagherà più di un monolocale a Trinità dei Monti.
Ma quel che preoccupa è soprattutto il pesante fardello che sta per scaricarsi sulle famiglie e sulle imprese che in soli sette mesi - da maggio a dicembre - saranno chiamate a sborsare tutte le tasse di un anno, tra acconti e saldi. Un ingorgo di scadenze, un complicato, costoso, ossessivo scioglilingua: Tares, Imu, Irpef, Ires. Tares, Imu, Irpef, Ires. Quattro tasse in sette mesi, forse, sono troppe.

giovedì 28 febbraio 2013

Ecco gli SCIACALLI

UN SOLO GRIDO: MERDEEEE!

Speriamo che Grillo faccia qualcosa, non è accettabile

 

da corriere.it

Senza seggio, «consolati» dai maxi-vitalizi
I 200 privilegiati con doppia razione

Nel Lazio 40 assegni ai non rieletti. Formigoni al Senato con 450 mila euro di buonuscita

ROMA - Teodoro Buontempo avrà di che consolarsi. Trombato alle elezioni della Camera, il presidente della Destra porta a casa doppio vitalizio. Deputato per cinque legislature, si è ritrovato assessore della Regione Lazio nel momento in cui si cancellavano per legge i vitalizi (naturalmente dal giro successivo), ma estendendo contemporaneamente quel beneficio ai componenti della giunta. Avendo avuto Buontempo due vite politiche, ecco che gli spettano due vitalizi. Un'assurdità in piena regola, però mai corretta. Con il risultato che non soltanto ci sono in Italia almeno 200 ex politici cui spetta doppia razione, ma ancora adesso, dopo l'abolizione dei vitalizi in tutte le Regioni seguita all'indignazione popolare, c'è chi potrà cominciarne a godere. Come l'ex consigliere laziale dell'Udc Rodolfo Gigli, dal 2001 al 2006 deputato di Forza Italia. Oppure l'ex capogruppo del Pd nella stessa Regione Esterino Montino, senatore ulivista per sette anni: il quale forse vi dovrebbe però rinunciare nel caso in cui fosse eletto sindaco di Fiumicino. O ancora l'ex vicepresidente Udc della giunta di Renata Polverini, Luciano Ciocchetti, deputato durante tre legislature, sia pure a corrente alternata: anche se per avere l'assegno della Camera gli toccherà probabilmente aspettare fino all'età di 60 anni, lui che ne ha 54. Il vitalizio della Regione, quello invece può scattare da subito. Perché applicando le vecchie regole ancora valide per consiglieri e assessori uscenti e grazie a una modifica furbetta introdotta in Parlamento che ha vanificato il limite dei 66 anni previsto dal decreto anti-Batman di Mario Monti, la pensione può scattare già a 50 anni. Dal che si deduce che gli ex consiglieri laziali non rieletti i quali potrebbero da subito incassare il vitalizio sono ben 40 su 71.

Nemmeno il presidente della Provincia di Caserta, Domenico Zinzi, classe 1943, finora deputato dell'Udc ed ex consigliere regionale della Campania, ha il problema dell'età. Ma l'incarico istituzionale che oggi ricopre, in una quantomeno antiestetica sovrapposizione di ruoli da quando è pure a capo della Giunta provinciale, gli impedirà di riscuotere immediatamente i due vitalizi cui avrebbe diritto? Boh... Sappiamo sicuramente che Zinzi è stato uno dei dieci ex consiglieri che grazie alla magia di una leggina campana approvata nel silenzio generale nel 2005 incassava sia il vitalizio regionale che l'indennità parlamentare. Rimasto fuori dalle liste alle ultime politiche, avrebbe lasciato il seggio in eredità al figlio Giampiero, se questi fosse andato oltre i primi dei non eletti.
Di certo, quello che l'amministrazione di Montecitorio non gli potrà negare è l'indennità di fine mandato. Ovvero la somma che dovrebbe servire al «reinserimento» nel mondo del lavoro, una volta terminato il mandato elettivo. Cifra non da buttar via, dopo sette anni di Parlamento. Ma nemmeno lontanamente paragonabile a quella che si porterà via dalla Regione Lombardia Roberto Formigoni, governatore per 18 anni, per il suo «reinserimento» non in una vita normale, bensì in Senato. Fra i 450 e i 500 mila euro lordi, secondo i primi approssimativi calcoli. Questo perché in Lombardia, come in Puglia, la buonuscita dei consiglieri si calcola in ragione di una annualità lorda per ogni mandato di cinque anni. Un meccanismo quasi due volte e mezzo più favorevole rispetto al tfr dei comuni mortali. Il salasso è discreto. Non meno di 5 milioni, se tutti i 43 non rieletti fossero stati in carica per il solo ultimo mandato. Ma non si scherza nemmeno nel Lazio, dove le buonuscite non sono altrettanto favorevoli. Qui parliamo di 3 milioni e mezzo. Tanti denari, forse, non li avevano mai sborsati prima, tenendo conto che questa volta la liquidazione spetterà alla stragrande maggioranza degli ex consiglieri.
E la stessa situazione, considerata l'entità del ricambio, si avrà anche alla Camera e al Senato. Dove le buonuscite, per quanto generose, potranno alleviare appena tante delusioni. Per esempio quella di un eccellente «trombato», qual è il leader dell'Italia dei valori Antonio Di Pietro. Oppure quella di Gianfranco Fini, escluso dal Parlamento dopo trent'anni ininterrotti. Quanto spetta agli ex onorevoli? Per la sola ultima legislatura 46.814 euro. Ovvero, 9.362 euro per ogni anno di mandato. Chi ne ha fatti trenta, come Fini, che peraltro è stato per cinque anni presidente della Camera, avrà diritto a una somma dell'ordine di 300 mila euro. Tassata come il tfr. A Montecitorio precisano che l'assegno è «interamente finanziato dai contributi dei deputati senza alcun contributo a carico del bilancio della Camera»: il che non toglie, va però aggiunto, che si tratta pur sempre di soldi pubblici.
Fini potrà conservare per dieci anni, al pari dell'ex presidente del Senato e dei suoi predecessori, un ufficio a Montecitorio, da due a quattro collaboratori e la possibilità di utilizzare l'auto blu in determinate circostanze. Benefit spettanti per qualche anno ancora a Fausto Bertinotti, mentre li perderanno Pietro Ingrao, Irene Pivetti e Luciano Violante. E l'attuale terza carica dello Stato andrà a ingrossare la lista degli ex parlamentari pensionati. Elenco al quale già prima delle elezioni si potevano considerare iscritti politici di lungo corso come Massimo D'Alema e Walter Veltroni. Quest'ultimo, uno dei pochi deputati che potranno ancora percepire il vitalizio prima di aver compiuto sessant'anni di età. Infatti il diritto spetta soltanto a chi abbia già riscosso l'assegno in passato, secondo le antiche regole, per poi vederselo sospendere per qualche ragione. Nel caso di Veltroni, cui il vitalizio era stato corrisposto nel 2001 a 46 anni di età, dopo l'elezione a sindaco di Roma seguita da un nuovo sbarco in Parlamento. E ora, che di anni ne ha 57, l'assegno verrà riattivato. Sono le regole...
Fra poco più di un anno toccherà anche a Francesco Rutelli, classe 1954. Mentre potrà passare immediatamente alla cassa Sergio D'Antoni. Insieme a Giorgio La Malfa, Calogero Mannino, Franco Marini, Pietro Lunardi, Margherita Boniver... E poi Marcello Dell'Utri, Giuseppe Ciarrapico, Giampiero Cantoni, Cesare Cursi, Luigi Grillo, Giuseppe Pisanu, Tiziano Treu, Carlo Vizzini, Lamberto Dini, Adriana Poli Bortone, Diana De Feo, Ombretta Colli...

 

martedì 12 febbraio 2013

Ambarabaciccicoccò -diamoci alla politica-

Si avvicinano le elezioni ed i soliti personaggi loschi, magicamente prendono luce e risplendono in tutti i canali digitali, satellitari, radio, lucidati a nuovo, pronti a sparare una marea di cazzate solo per convincere le menti ingenue a votarli...qualcuno ha promesso di ridarci l'imu, qualcun'altro di tagliare l'irap, il dandy invece vuole cambiare la costituzione (ueh' cicciobarbuto col 3% non puoi farlo) o addirittura abbassare il quorum referendario ( ha detto testualmente che siamo un paese maturo!!!....ma dove se il 30% tornerà a votare la mummia).
Detto questo esprimo la mia simpatia ed il mio appoggio (almeno per le regionali) al dandy; per il resto MANDIAMOLI TUTTI A CASA!...TRAVOLGIAMOLI CON UNO TSUNAMI (per chi volesse stasera a bg).
Forse è meglio lasciare stare le dichiarazioni di voto e parliamo di un nostro caro amico (ultimamente molto irritante, dato che non si ricorda più nulla e bidona all'ultimo istante) che si è gettato cuore ed anima a FARE qualcosa per il nostro belpaese; lo so, è un illuso, e l'ho già avvisato (dato che ci sono passato anni fa), ma per chiarirgli meglio le idee gli lascio testo e video di una canzone di Vasco (omaggio al grande Rino Gaetano)...la parte in rosso è dedicata a lui che ci crede ancora.
   
 E mentre tu continui ad invecchiare con i giovani di oggi che non riesci più a capire che se ne fregano persino del tuo impegno sindacale e cantano "Dio salvi la regina, fascista e borghese" E mentre tu continui ad invecchiare tua figlia sta con quell'idiota che non puoi vedere lei dice che sei prevenuto e che non vuoi capire e forse avrà ragione lei, chi l'ho potrà mai dire Ma intanto tu continui ad invecchiare sempre convinto che gli anni migliori debbano ancora venire e che le leggi sopra il concordato si possono abrogare e intanto Marta è andata ad iscrivere la bambina dalle Orsoline E mentre tu continui ad invecchiare lentamente il mondo gira sempre più veloce e non si può fermare sei tu che devi accelerare amico lui non ti può aspettare e questo purtroppo signori è uno dei piccoli difetti dell'industrializzazione E intanto tu continui ad invecchiare cordialmente sì cordialmente con la pacca sulle spalle del tuo bravo direttore che la pensa come te sopra i problemi di politica generale c'è solo un piccolo accento diverso per quello che riguarda la gravità del problema della disoccupazione: suo figlio ha un impiego statale e nessuno trova da lavorare Ma tu continua pure ad invecchiare, convinto, sì convinto convinto che il partito è l'unica soluzione.....  ma che rivoluzione e rivoluzione è ormai banale quella....la lotta oggi va condotta col partito all'interno delle strutture.....perché il partito ti può aiutare,  perché il partito ti può garantire,  perché il partito è una conquista sociale,  perché il partito è un'istituzione ma che rivoluzione e rivoluzione, riforme ci vogliono, riforme sanitarie, agrarie, tributarie, fiscale, sociale Ambarabaciccicoccò tre civette sul comò che facevano l'amore con la gatta del dottore tre partiti sul comò che facevano l'amore con l'abc del professore coro: SCEMO, SCEMO, SCEMO...\"

lunedì 11 febbraio 2013

Corso degustazione birra 2013

SPAZIO TERZO MONDO
libri e caffè

MARZO 2013 – Corso base di degustazione birra

A cura di Luigi “Schigi” D’Amelio e Spazio Terzo Mondo
dal 01 MARZO al 22 MARZO 2013
presso Spazio Terzo Mondo

Per il mese di marzo proponiamo un corso base di degustazione e di avvicinamento alla birra dedicato a coloro che intendono accostarsi a questo complesso e articolato mondo.
L’intento è quello di fornire le basi essenziali della conoscenza e della degustazione con l’obiettivo, forse quello più ardimentoso, di dare lo spunto affinchè ciascuno possa intraprendere il proprio personale percorso, secondo i propri gusti e le proprie inclinazioni in un ambito in cui cultura ed edonismo trovano una fusione quasi perfetta.

PROGRAMMA DEL CORSO

IL CORSO SI ARTICOLERA’ IN QUATTRO SERATE.

Ogni serata sarà suddivisa in una parte teorica, in cui il relatore illustrerà l’argomento della lezione, ed in una parte pratica, in cui degusteremo almeno quattro birre più qualche sorpresa.

PRIMA SERATA: VENERDI’ 01 MARZO 2013 – ORE 20.30

La birra nella storia.
Materie prime.
La produzione, dal malto al bicchiere.

Degustazione di 4 birre

SECONDA SERATA: VENERDI’ 08 MARZO 2013 – ORE 20.30

Le diverse fermentazioni:  alta , bassa e spontanea.
Stili birrari, dalla geografia  passando per la storia.

Degustazione di 4 birre

TERZA SERATA: VENERDI’ 15 MARZO 2013 – ORE 20.30

La degustazione, metodo e applicazione.
La birra nel mondo: le nazioni “storiche” e le emergenti.
La birra artigianale in Italia.

Degustazione di 4 birre

QUARTA SERATA: VENERDI’ 22 MARZO 2013 – ORE 20.30

Abbinamento cibo-birra.
La costruzione di un metodo e la sua applicazion.
Il servizio della birra e la cantina.

Degustazione di 4 birre in abbinamento ad altrettanti cibi


Il corso è curato e condotto da Luigi “Schigi” D’Amelio:
Sommelier AIS dal 1997, Assaggiatore e docente ONAV, Docente Master of Food di Slow Food di Vino e Birra, Giudice in concorsi vinicoli e birrari, mastrobirraio del birrificio EXTRAOMNES.

Il costo del corso è di € 96, comprensivo di una confezione da 6 bicchieri da degustazione Extraomnes che resteranno ai partecipanti.

Iscrizioni fino ad un massimo di 25 persone.
Iscrizioni presso SpazioTerzoMondo –via Italia 73 – Seriate (BG)
Oppure inviando una mail a giovanni@spazioterzomondo.com


oppure chiamando lo 0354235593 (Giovanni)
All’atto dell’ iscrizione è richiesto il versamento di una caparra di € 50.

Il corso si terrà presso:
Spazio Terzo Mondo
via Italia 73 – Seriate (BG)
www.spazioterzomondo.cominfo@spazioterzomondo.com

giovedì 31 gennaio 2013

Infame

La parte in rosso dell'articolo per me è assolutamente non condivisibile, uno così merita di crepare! anzi di rimanere leso a vita!
MERDA
 

 

Calabria, invalido «d'oro» gioca a basket
E corre per le politiche: è capolista

L'avvocato Alberto Sarra aveva ottenuto un super vitalizio da 7 mila euro. E la nomina a sottosegretario in Regione

Alberto Sarra (nel cerchio) accanto a ScoppellitiAlberto Sarra (nel cerchio) accanto a Scoppelliti
«'a Lazzaro, facce ride! Così si sentirebbe urlare ogni furbetto riconosciuto disabile al 100%, se fosse fotografato a giocare a basket. Subito dopo arriverebbe la revoca: basta vitalizio. Il sottosegretario calabrese Alberto Sarra, però, fa spallucce. E dopo aver avuto in dono una pensione dieci volte più alta di quella dei disabili non autosufficienti non solo fa il cestista ma corre per entrare in Parlamento.
Riassumiamo? Nei primi giorni del 2010 quando ormai sta per scadere la legislatura e si avvicinano le nuove elezioni che saranno vinte dal suo amico (e antico camerata giovanile) Giuseppe Scopelliti, il deputato regionale Alberto Sarra viene colpito da uno choc emorragico.
Una cosa seria. Per qualche ora l'uomo, che di mestiere fa il legale e si è tirato addosso le critiche di chi gli rinfaccia di difendere personaggi in odore di 'ndrangheta, lotta tra la vita e la morte. Alla quale viene strappato da un delicato intervento chirurgico. Segue una guarigione così rapida che non si vedeva da quando a Cafarnao Gesù disse al paralitico: «alzati, prendi la tua barella e va' a casa». Due settimane e già partecipa alla nascita del «Partito del sud», tre settimane e già detta comunicati, dodici settimane e diventa sottosegretario alla presidenza, poltrona concepita dalla giunta precedente di centrosinistra, conservata da Scopelliti e solo più tardi abolita dalla prossima legislatura.

Alberto Sarra Alberto Sarra
Quanto sia stata positiva la guarigione lo dice l'archivio dell'Ansa: da momento della nomina ad oggi 189 dispacci d'agenzia. A testimonianza di un'attività frenetica di incontri, convegni, inaugurazioni, trattative che farebbero ansimare di fatica un sano, figurarsi un invalido. Buon per lui: evviva. Quello che non quadra è che parallelamente a questa dimostrazione quotidiana di dinamismo infaticabile, Alberto Sarra avviava l'iter burocratico per farsi riconoscere dalla Regione totalmente invalido al lavoro. Invalidità riconosciuta il 13 giugno scorso da una commissione di cui faceva parte il suo cardiologo di fiducia Enzo Amodeo con una dichiarazione definitiva: «considerata la patologia - aneurismi dei grossi vasi arteriosi del collo e del tronco complicati da dissezioni della aorta torico-addominale - si ritiene l'avvocato Alberto Sarra permanentemente inabile a proficuo lavoro».
Pochi giorni e, con un'efficienza che sarebbe sensazionale anche a Tokyo o Zurigo, l'Ufficio di presidenza del Consiglio regionale gli riconosceva l'«inabilità totale e permanente dal lavoro». Il mese dopo, coprendo il suo nome con la scritta «omissis» per nascondere sotto il velo della privacy un provvedimento che avrebbe indignato i cittadini, il Bollettino Ufficiale comunicava la concessione a Sarra di un assegno mensile di 7.490,33 euro «al lordo delle ritenute di legge, a titolo di vitalizio, con decorrenza dal 7 gennaio 2010». Vale a dire un vitalizio dieci volte maggiore di quello concesso ai disabili più gravi (quelli che non possono neppure cibarsi da soli o sono immobilizzati in un polmone d'acciaio) più gli arretrati per un totale di circa 225 mila euro.
Sconcertante: come poteva una persona ricevere una pensione di invalidità totale e «permanente» e insieme una indennità di altre migliaia di euro per ricoprire l'incarico di sottosegretario sommerso, stando alle agenzie, da mille impegni? Alla domanda del «Corriere della Calabria», Sarra rispose chiedendo alla Regione Calabria che il vitalizio da handicappato al 100% gli fosse temporaneamente sospeso. E la stessa cosa sostenne quando anche noi raccontammo la storia. Come se l'aver chiesto la sospensione di quel vitalizio (non la revoca: solo la momentanea sospensione che in qualunque momento potrebbe annullare chiedendo di tornare allo status di pensionato) cancellasse lo sconcerto sul privilegio.
E non era finita.
Dopo avere scritto a noi («sono schiavo di una protesi che non mi consente neanche di dormire...») lamentandosi di come era stata raccontata la vicenda, il sottosegretario «totalmente e permanentemente disabile» per ogni lavoro, ha deciso di sobbarcarsi di un ulteriore carico di impegni. In questi giorni, infatti, è tutto preso dalla campagna elettorale (e si sa quanto siano faticose le campagne elettorali) come capolista del «Grande Sud».
Il tocco finale però, come dicevamo, l'hanno dato le foto pubblicate sul sito «soveratiamo.com». Dove Alberto Sarra gioca a basket con Scopelliti e altri amici. Sia chiaro: sarebbe indecente se ogni italiano non si sentisse sollevato nel vedere in quelle immagini la prova che, grazie a Dio, i postumi di quell'accidente fisico sembrano superati. Di più: facciamo tutti il tifo per lui.
Ma resta la domanda che ponevamo non solo noi ma anche il presidente della federazione italiana delle associazioni di sostegno all'handicap Pietro Barbieri, sconcertato per l'abissale differenza di trattamento: quanti altri disabili totali, al mondo, sono liberi di entrare e uscire a loro piacimento dalla condizione di disabilità totale a seconda delle opportunità di carriera politica?