martedì 31 luglio 2012

Zona di comfort - Club Dogo -

A volte capita di accettare qualche consiglio musicale anche dai pischelli...sto pezzo, geniale e tagliente, prende per il culo gli agenti immobiliari "istruiti alla base"; quelli di pirellire, studiocasa, professione casa.....per intenderci!
Ovviamente me lo ha consigliato mio nipote come presa in giro, ma deve ancora capire che io non appartengo ai franchising.....per il momento (de sterco tra l'altro)
Vi lascio il video...fidatevi vale la pena ascoltare il testo con una piccola annotazione a tutti i militanti rock che ci seguono: tranquilli, l'hiphop capita una volta ogni tanto.

Ecco un altro esempio di italiano parassita! - Fuoriserie e vacanze in Messico senza un euro di tasse. ARRESTATO-

da corriere.it

notare anche la faccia bella impastata! queste merde vanno annullate.

Fermato al volante della sua Ferrari Paolo Sartori, 44enne di Noale. Coordinava una rete veneta di evasori, con fatture false per oltre 40 milioni di euro

VENEZIA - Faceva una vita da nababbo, al volante di Ferrari F40 cabrio, in hotel di lusso, ma dal 2006 si era «dimenticato» di fare la denuncia dei redditi e dichiarare fatture emesse per 8 milioni di euro: per questo Paolo Sartori, 44 anni, di Noale (Venezia) è stato arrestato.
Paolo Sartori (Pattaro/Vision)
Paolo Sartori (Pattaro/Vision)Oltre che in Ferrari, Sartori viaggiava in Bmw X6, Porsche Cheyenne, viveva in dimore da favola all'interno di ville venete o golf club, portava abiti e scarpe griffate, faceva spesso viaggi in Messico e soggiornava in hotel di lusso o prestigiosi centri termali, trascorreva serate in locali di tendenza del Veneziano o del Padovano con ad accompagnatrici piacenti ordinando champagne e vini costosi. A tradirlo il suo andirivieni nel Miranese con un'autovettura supersportiva targata Repubblica di San Marino che ha solleticato la curiosità dei finanzieri.Le Fiamme gialle hanno cosìappurato che quello che appariva un benestante, era in realtà un accanito evasore totale e che era stato al centro di indagini per aver emesso da un decennio false fatturazioni rivolte a compiacenti e insospettabili imprenditori veneti interessati a diminuire i redditi ed a versare minori imposte, utilizzando a tal fine anche altre quattro imprese intestate ad altrettanti prestanome. Gli accertamenti dei finanzieri, coordinati dal pm veneziano Stefano Ancilotto, hanno permesso di superare anche l'ostacolo derivante dall'occultamento delle fatture emesse e delle scritture contabili di tutte le imprese gestite da tale soggetto. Sono stati esaminati oltre una novantina di conti correnti per un volume di transazioni di circa 40 milioni di euro, scoprendo un vasto e radicato sistema illecito evasivo e di frode fiscale operati da Sartori. L'uomo è molto noto nel Miranese per essere stato nel passato titolare di una grossa azienda che si occupava della produzione di capi di abbigliamento ora fallita. Almeno una trentina le imprese coinvolte nella maxi evasione con altrettante persone, tra amministratori e titolari di partita Iva, coinvolte nell'inchiesta a vario titolo per i reati di dichiarazione fraudolenta mediante l'utilizzo di fatture relative ad operazioni inesistenti. Dall'indagini è emerso l'emissione per 40 milioni di euro di fatture false dal 2002 al 2011, di cui 9,6 milioni di euro già acquisite all'indagine attraverso i controlli incrociati effettuati presso i rispettivi clienti. E ancora 1,6 milioni di euro di Iva evasa, 2 milioni di euro di elementi positivi di reddito non dichiarati quale provento della frode fiscale. Sarebbe stata distrutta tutta la documentazione contabile di 6 aziende riconducibili a Sartori. La Guardia di Finanza ha proposto il sequestro per l'equivalente di quote di immobili e di disponibilità bancarie possedute da Sartori per garantire l'effettivo recupero del credito dovuto all'Erario ed allo Stato. (Ansa)

sabato 28 luglio 2012

Yacht Briatore, chiuse le indagini della Procura. Evase accise ed Iva per 5 milioni

Da affaritaliani.it

Sabato, 28 luglio 2012 - 09:30:00
All'epoca più che dell'evasione fiscale si parlò delle ripercusssioni fische e psicologiche che il blitz della Finanza ebbe Elisabetta Gregoraci, neo mamma di Nathan Falco Briatore. La vista delle Fiamme Gialle procurò uno stress alla puerpera che le fece addirittura scomparire il latte.
Dopo due anni di attività investigativa, la procura di Genova ha contestato al manager di Cuneo, Flavio Briatore, il mancato pagamento delle accise sul carburante per un totale di un milione e 480mila euro ed il mancato pagamento dell'Iva per un importo di 3 milioni e 600mila euro.

Queste le conclusioni dell'indagine sulla gestione del maxiayacht 'Force Blue' che condusse, nel maggio del 2010, al sequestro del natante, avvenuto nelle acque al largo di La Spezia su disposizione dei pm Walter Cotugno e Patrizia Petruzziello che coordinarono i finanzieri genovesi nell'esecuzione dei dispositivi.

Insieme a Flavio Briatore, indagato quale amministratore di fatto della societa' Autumn Sailing Ltd che gestisce il panfilo, sono destinatari dell'avviso di conclusione delle indagini preliminari Maria Pia De Fusco, 48 anni, amministratore unico della Autumn Sailing Ltd dall'aprile del 2006 al febbraio del 2008, Ferdinando Tarquini, 41 anni, comandante del 'Force Blue', Dominique Warluzel, 55 anni, amministratore unico dell'Autmun Sailing Ltd dal febbraio del 2008 in poi, Laurence Eckle Teyssedou, 44 anni, amministratrice di fatto della Autumn Sailing Ltd, la stessa societa' Autumn Sailing Ltd il cui responsabile amministrativo e' Oliver Jaques Peclard.

Secondo la procura di Genova, Flavio Briatore avrebbe creato una societa' di chartering, la Autumn Sailing Ltd, al fine di utilizzare privatamente il maxiyacht godendo pero' delle agevolazioni fiscali che l'utilizzo commerciale del natante gli garantiva. Briatore, De Fusco, Teyssedou e Tarquini secondo i pm genovesi "destinavano - si legge nell'avviso di conclusione indagini preliminari - il carburante acquistato come esente dalle accise ad uso invece soggetto ad imposte".

Nel complesso sarebbero stati acquistati, sempre secondo il disegno accusatorio della procura, dal 2006 al 2010 (gli anni presi in esame dalla procura) 897mila litri di gasolio non pagando, come detto, 1 milione e 480mila euro di accise. Briatore, Tarquini, De Fusco, Warluzel e Teyssedou per i magistrati genovesi "sottraevano - si legge ancora - il Force Blue al pagamento dell'Iva dovuta all'importazione per 3 milioni e 600mila euro simulando lo svolgimento di una attivita' commerciale di noleggio. Si consentiva a Briatore Flavio di utilizzare l'imbarcazione di proprieta' di un soggetto extracomunitario per uso diportistico all'interno dell'Ue senza versare l'iva dovuta". Nello specifico i reati contestati vanno dal luglio del 2006 al maggio del 2010. La societa' Autumn Sailing Ltd e' immatricolata alle Isole Cayman e ha sede alle Isole Vergini Britanniche. Lo yacht e' attualmente sotto sequestro sebbene possa esercitare l'attivita' di chartering e sia attualmente in attivita'.

giovedì 26 luglio 2012

Percassi genio o farneticante?

Da l'indipendenza.com

Interessante articolo ed indagine su Antonio Percassi con un occhio particolare alla vicenda Doni; ci lascia intendere un interrogativo che (viste anche le ultime sentenze del calcioscommesse, con abbuoni ad Albino, Pescara ecc. mentre l'Atalanta patteggia in una sorta di ammissione di colpevolezza....così come fu per la juve moggiana)ormai gira per le strade di Bergamo; ma veramente Cristiano ha agito da solo od invece ha fatto sempre tutto per l'Atalanta (e magari qualche tifoso)...forse Cristiano ha difeso qualcuno??.....eccovi l'articolo:

Ricordate Stefano Salvi, il vice-gabibbo di “Striscia la notizia”? venne censurato e silurato. Da quel momento, lasciato il grande palcoscenico massmediatico, ha continuato a fare il giornalista irregolare”, realizzando inchieste di ogni genere da pubblicare sul suo sito Internet. Da tempo, teneva una rubrica su una testata bergamasca, ma non appena ha toccato il signor Antonio Percassi – immobiliarista e presidente dell’Atalanta e imprenditore – è scattata nuovamente la censura, come lui stesso dichiara in questo video: http://www.stefanosalvi.it/video_categoria_dettaglio.asp?codvideo=2416.

In anteprima, pubblichiamo il testo censurato, intitolato “PERCASSI, GENIO O FARNETICANTE”?

di STEFANO SALVI

Dal rilancio di San Pellegrino al nuovo stadio passando per Doni

San Pellegrino

Accordo programmatico tra Regione, Provincia, Comune di San Pellegrino e Antonio Percassi per il rilancio di San Pellegrino:

Con soldi di Percassi

1 – Anticipazione di 16milioni di euro al Comune di San Pellegrino e Regione Lombardia per la realizzazione delle nuove terme al posto dell’ex stabilimento Sanpellegrinese
NON FATTO

2 – La vecchia sede delle terme sarà trasformata in galleria commerciale con uffici
NON FATTO

3 – Nella zona delle terme verranno edificati due alberghi a 5 stelle al costo di 40milioni di euro
NON FATTO

4 – Ristrutturazione del Grand Hotel che diventerà un albergo 4 stelle con 140 camere con centro congressi.....
NON FATTO

Se volete continuare a leggere l'inchiesta relativa ai suoi cantieri vi lascio il link, poco oltre troverete l'estratto sull'affaire Doni

http://www.lindipendenza.com/wp-content/uploads/2012/05/ARTICOLO-DI-STEFANO-SALVI-SU-ANTONIO-PERCASSI.pdf

Atalanta-Doni
A seguito dello scandaloso comportamento di Doni e del grave nocumento che il giocatore con il suo comportamento ha causato alla società Atalanta Bergamasca Calcio della quale è dipendente, come mai il Presidente Percassi non ha immediatamente dichiarato che si sarebbe costituito parte civile contro lo stesso Doni?
-annunciato che avrebbe adito alle vie legali contro il giocatore
-immediatamente dichiarato che al giocatore sarebbero stati sospesi gli emolumenti da parte della società?
Fin da subito, non sarebbe stato meglio fare quanto richiesto sopra per fugare ogni dubbio di coinvolgimento della società?
In questi mesi si sta delineando una verità sconvolgente quanto inconfutabile e cioè, che il calcio italiano non è solo marcio, ma la cosa molto più preoccupante è che sia seriamente colluso e contaminato con la peggiore criminalità organizzata.
Perché Percassi a protezione dell'Atalanta non ha preso le distanze da chi con comportamenti anti- sportivi, illegali e criminali arricchiva sé stesso depauperando l'onorabilità ed il buon nome della società?
Come è possibile tollerare che un tuo dipendente consumi un crimine in casa tua senza registrare un'adeguata reazione da parte della società?
Genio o farneticante? Ai posteri l'ardua sentenza.

Donne che piangono ai funerali -Prefica-

Per la serie: Lo sapevate?
La prefica (dal latino praefica), nell'antica Roma, era una donna pagata per piangere ai funerali. Nel corteo funebre, precedevano il feretro stando dietro i portatori di fiaccola: con i capelli sciolti in segno di lutto e cantavano lamenti funebri e innalzavano lodi al morto, accompagnate da strumenti musicali, a volte graffiandosi la faccia e strappandosi ciocche di capelli.
L'uso, citato già da Omero, fu proibito a Roma, nei suoi eccessi, dalla legge delle XII tavole. Si mantenne tuttavia anche in epoca cristiana, sebbene osteggiato dalle gerarchie ecclesiastiche (l'uso è condannato in un'omelia di Giovanni Crisostomo).
L'uso di persone che piangono i morti era praticato ancora in tempi recenti nell'Italia meridionale e si è conservata almeno fino agli anni '50 ad esempio nei paesi della grecia salentina dove esistevano i "chiangimuerti" e dove si sono tramandate delle famose nenie di origine greca; segnalazioni della sopravvivenza di tale uso si hanno in tempi ancora più recenti in Calabria, dove fino agli anni '80, in alcuni paesi di montagna dell'entroterra vibonese, era possibile assistere a tali strazianti scene.
In Sardegna, specialmente in alcune zone dell'interno, le donne (non necessariamente parenti ma sempre dell'ambito familiare) erano dedite al cosiddetto "attittu".
Si piangeva il defunto tessendone le lodi, esaltando la disperazione per la perdita, senza peraltro esserne richiesti dai congiunti del defunto, solo per una semplice forma di partecipazione collettiva al lutto.
Anche nel nord d'Italia, fino al secondo dopoguerra, venivano impiegati bambini nei funerali - soprattutto orfani accolti in istituti religiosi, dietro compenso per l'istituto di appartenenza: si ponevano gli orfanelli a camminare, e possibilmente piangere, subito dietro al feretro.

mercoledì 25 luglio 2012

So long nigga!

Mi ha regalato tante risate...e come diceva sempre lui "So long nigga"

(AGI) - New York, 25 lug. - E' morto in Texas all'eta' di 74 anni l'attore americano Sherman Hemsley, noto soprattutto come il capofamiglia burbero della serie tv "I Jefferson", divertente sit-com sulla scalata sociale di una famiglia afroamericana. Hemsley, originario di Philadelphia, si e' spento per cause naturali nella sua abitazione di El Paso. Dopo il successo nei panni di George Jefferson con "All in the Family", una serie degli anni '70 andata in onda anche su Canale 5 con il titolo di "Arcimboldo", Hemsley affianco' Isabel Sanford nello spin-off "I Jefferson". La sit-com sulla famiglia dell'acido uomo d'affari afroamericano arricchitosi con le lavanderie e approdato alla "upper" Manhattan e' andata in onda dal 1975 al 1985 e ha continuato a essere replicata dalle tv di tutto il mondo.

Vi lascio la canzone Movin' on up (to the east side)

martedì 24 luglio 2012

My 2cents: finanziamenti ai giornali

Ma chi li legge i vostri giornali!?!?!...e perchè dovete dare i nostri soldi a cialtroni imbesuiti ed imbolsiti?...l'informazione corre online e DEVE essere gratis!...saranno 10 anni che non compro un giornale (se si fa eccezione per quelli sportivi e solo in casi sporadici), perchè come la maggior parte delle persone appartenenti alla mia generazione (ma anche ad altre) oramai ci rivolgiamo alla rete per avere informazioni.
Eccovi due stralci dal blog di Beppe Grillo: il primo riguarda "il foglio" di Giuliano "bosshogg" ferrara, che tra l'altro, come diceva hendel, facevan meglio a chiamarlo "La carta" almeno se ne capiva subito l'uso; il secondo sui ladroni leghisti che da più di ventanni promettono autonomia lombarda e da più di ventanni prendono in giro i loro sostenitori! Sveglia!
A conti fatti quasi 6 milioni e mezzo di euro dati a 2 giornali (chissà quanti soldi, contando tutti gli altri); mi permetto una provocazione: quante vite si potevano salvare (e parlo di chi ha scelto gesti estremi per via della crisi) con questi soldi?
FATE SCHIFO!

Da beppegrillo.it

In Italia i giornali non conoscono la crisi. C'è mamma Stato a tenerli in vita. Una mammella sempre prodiga di finanziamenti pubblici grazie alle tasse degli italiani (le più alte del mondo!). Il governo di Rigor Montis con un voto bulgaro ha deliberato 120 milioni di euro cash (per tacere dei finanziamenti indiretti). Il grasso grosso assegno per Il Foglio di Ferrara è stato di 2.985.120,88 (per l'anno 2010). Siate contenti, l'informazione in Italia ancora una volta è salva.

La Padania esiste e prende i soldi da Roma ladrona. Non è la Padania favoleggiata dai leghisti, ma più modestamente un quotidiano finanziato con soldi pubblici (con l'assenso quasi unanime del Parlamento) per 3.406.422,86 euro (anno 2010). Dopo la mancetta al Trota, la mancia a Maroni.

lunedì 23 luglio 2012

Giovanni Malagò si candida al coni -la verità che non si deve dire-

Da paulafilipedejesus.blogspot.it (fateci un salto gran bel blog!)
Assolto il 13 di luglio il sig. Giovanni Malagò "perché il fatto non sussiste" nel processo sui 'presunti' reati edilizi compiuti negli impianti realizzati per i Mondiali di Nuoto Roma 2009. Il presidente dell’Aquaniene era accusato di non aver mai ricevuto dal Comune di Roma il necessario permesso di costruire, ma solo l'autorizzazione del Commissario Delegato per i Mondiali di Nuoto, Claudio Rinaldi. Il perché lo spiegano le 64 pagine della sentenza n.5799 del 28 ottobre 2011 del Consiglio di Stato, sez. IV, che l'avvocato Rodolfo Murra del Comune di Roma ha così sintetizzato: "In sostanza, …, se il Commissario aveva persino il potere di variare il Piano regolatore, di autorizzare interventi edilizi in deroga agli strumenti urbanistici, di prescindere dai nulla osta delle Autorità preposte alla tutela dei vincoli gravanti le varie aree di intervento, volete che non avesse anche quello, minimale, di rilasciare i titoli edilizi?". In altre parole, il permesso di costruire, mai rilasciato dal Comune di Roma, poteva essere sostituito dall'autorizzazione a costruire da parte del Commissario Delegato. Quindi, alla luce di questa sentenza, nell'attuale processo penale si sarebbe dovuto cambiare il capo di imputazione nei confronti di Malagò e trasformarlo nella verifica di conformità delle opere eseguite presso l'Aquaniene rispetto a quanto autorizzato da Rinaldi. In realtà, non c'è stato neanche bisogno di farlo nella fase dibattimentale perché nell'udienza del 5 luglio scorso l'avvocato difensore di Malagò, Carlo Longari, senza opposizione del PM, Antonio Di Maio, invece di passare per la Cancelleria ha potuto direttamente depositare al giudice, Marina Finiti, ben 13 corposi allegati, ottenendo per Malagò lo stralcio dal processo e un'udienza a lui riservata, fissata in tempi rapidissimi, cioè una settimana dopo, il 12 luglio. Motivo: la pendenza del procedimento penale in corso avrebbe impedito a Malagò di candidarsi alla presidenza del CONI prima della sentenza finale. Il 12 luglio il PM Di Maio, dopo aver letto in 7 giorni i 13 corposi allegati, chiede il proscioglimento di Malagò perché "il fatto non costituisce reato".

Tutto è bene quel che finisce bene: Malagò è riuscito ad ottenere un percorso privilegiato e riservato rispetto al lunghissimo iter del processo (che con buona probabilità cadrà in prescrizione nel 2014); la documentazione comprovante la conformità dell'impianto Aquaniene esiste, perché è arrivata al processo, sebbene mesi (se non anni) dopo la fine dei Mondiali di Nuoto Roma 2009, malgrado fosse stato riconosciuto “impianto pubblico” grazie a due delibere del Comune di Roma, secondo una cronologia davvero singolare (riportata nello schema in calce); la verifica di tutti i vincoli gravanti sui terreni dove è sorto l'Aquaniene, su cui il Commissario Delegato non poteva andare in deroga, evidentemente era superflua.
Insomma, l’impianto accusatorio era granitico, l’azione di controllo della mano pubblica da parte del Comune di Roma ferrea nell’ “ora per allora”, la bistrattata Giustizia italiana finalmente celere ed efficiente, tanto da formulare la sentenza in soli 7 minuti per un reato amministrativo in ambito urbanistico e il Consiglio di Stato, preciso come un orologio atomico, sentenzia tra la fase procedimentale e quella processuale della vicenda dei Mondiali di Nuoto Roma 2009 cambiando di fatto in corsa la situazione di diritto.
L’ultimo chiuda la porta.
***

31 marzo 2009 – data ultima per la consegna dell'impianto, come previsto, pena annullamento della concessione, dalla delibera del Consiglio Comunale nr.85 del 21 maggio 2007
02 agosto 2009 - chiusura Mondiali di Nuoto
04 agosto 2009 – collaudo statico dell'Aquaniene
14 dicembre 2009 – fine lavori dell'Aquaniene (data desunta dal primo certificato di agibilità)
28 dicembre 2009 – primo certificato di agibilità (dichiarazione dell’avvocato Carlo Longari)
24 febbraio 2010 – collaudo tecnico-amministrativo dell'Aquaniene
12 aprile 2010 – data consegna al Comune di Roma del progetto di realizzazione
04 maggio 2010 – data consegna al Comune di Roma del progetto architettonico esecutivo
10 maggio 2010 – data consegna al Comune di Roma del progetto architettonico definitivo
04 giugno 2010 – validazione del progetto da parte del Comune di Roma (Dipartimento Tutela Ambiente e del Verde – Promozione dello Sport)
30 giugno 2010 – prima delibera salva-Aquaniene
20 settembre 2010 - seconda delibera salva-Aquaniene
06 ottobre 2010 - nuovo certificato di agibilità (determinazione dirigenziale 995, allegato n.11 agli atti del processo) 

sabato 21 luglio 2012

Quelli che...

Ispiarandomi all'immenso Jannacci, dedico questo post ai vacanzieri italiani:

Quelli che vanno in vacanza...
quelli che tornano dalle vacanze...
quelli che leggono la gazzetta...
quelli che belen forse è incinta...
quelli che la fico è sicuramente incinta...ma non sono stato io...ooooh yesss
quelli che vogliono il test del dna
quelli che vogliono i ris...
quelli che giocano a pes...
quelli che soffron lo stress....oooh yessss
quelli che evadono il fisco perchè c'hanno le ferrari da mantenere...
quelli che sono amici dei politici e poi ti cancellano da facebook...
quelli che vanno a cena da vittorio a san valentino...
quelli che poi chiedono i rimborsi...
quelli che una cosa è la lega, una cosa è bossi...
quelli che maroni è sempre maroni...
quelli che c'hanno i maroni pieni...ooooh yesss
quelli che sono contenti per rossella...
quelli che borsellino e falcone se li sono dimenticati....
quelli che se in italia non ci fosse il papa...
quelli che formigoni assomiglia a bill gates...oohh yesss
quelli che ibra è uno zingaro, ma thiago silva no...
quelli che raiola è un rompicoioni....
quelli che vogliono il top player...
quelli che vogliono il bass player...oooh yessss
quelli che fanno l'esternalizzazione...
quelli che sono iscritti all'antipizzo e poi non fanno le fatture...
quelli che lo scontrino..."non ci risulta".....
quelli che renzi è amico del cavaliere...
quelli che la minetti ha leccato la statua...
quelli che leggono solo della minetti...
quelli che la minetti c'ha rotto i maroni....ooohhh yesss
quelli che la spending review non sanno cos'è...
queli che non si vogliono tagliare gli stipendi...
quelli che tagliano i servizi per i malati...
quelli che prima o poi li ammazzano...
quelli che speriamo prima....
quelli che vendono la barca, perchè la finanza mi controlla...oooh yesss
quelli che non rispondono alle mail
quelli che scrivono sul blog....
quelli che commentano, ma non hanno le palle per mettere il nome...oooh yesss
quelli che io e i miei amici facciamo vita da neuro...
quelli che pagano le tasse come un pirla..
quelli che amano la propria donna senza mai tradirla...ooohhh yes
e quelli che rubano,molestano, sfruttano, evadono, rimborsano, tradiscono....ma dove cazzo l'avete messa la dignità?!?!!

martedì 17 luglio 2012

Consorzio di bonifica -l'ente inutile-

Leggendo l'articolo (ripreso da l'eco di bergamo), la domanda nasce spontanea: ma perchè esiste il consorzio di bonifica?...ed ancora, premesso che il tutto deve essere ancora dimostrato, la dignità dove l'avete messa?...facile andare a cena in ristoranti stellati con i nostri soldi.

Marcello Moro la sera di San Valentino del 2011 era a cena al ristorante Cantalupa di Brusaporto con la propria moglie, l'ex attaccante dell'Atalanta Sergio Floccari e futura consorte. Affari suoi? Mica tanto, se verrà dimostrato il sospetto della Procura che sta indagando su di lui.

Perché, stando gli accertamenti, il conto - più di mille euro - sarebbe stato pagato con la carta di credito del calciatore, ma poi Moro si sarebbe impossessato dello scontrino e avrebbe chiesto e ottenuto il rimborso dal Consorzio di bonifica della media pianura bergamasca, l'ente pubblico di cui è presidente.

Spese di rappresentanza, è la giustificazione addotta. Truffa aggravata è il reato configurato da chi indaga. Quello dei rimborsi è uno dei nuovi filoni fioriti nell'inchiesta in cui Moro era precipitato, da assessore al Personale del Comune di Bergamo, dopo le rivelazioni dell'imprenditore Pierluca Locatelli, il quale aveva raccontato di avergli versato una mazzetta da 50 mila euro.

Il politico, che ha sempre negato gli addebiti, risulta indagato per corruzione insieme allo stesso Locatelli. Ma lo spettro dei reati ipotizzati si è ultimamente allargato. Per via dei presunti rimborsi «taroccati», gli è ora contestata la truffa aggravata.

C'è poi l'episodio della firma fasulla per la nomina del direttore generale del Comune, che gli è valso una nuova contestazione: falso materiale e ideologico in concorso con la segretaria dell'assessorato che aveva firmato al suo posto.

E, infine, c'è un abuso d'ufficio che rimane nel vago dal punto di vista mediatico, dal momento che fatica a filtrare dal riserbo degli inquirenti. Nei giorni scorsi i finanzieri hanno sequestrato i pc di Moro, uno all'assessorato, l'altro nella sede del Consorzio di bonifica: è dall'esame dei file che potrebbero giungere nuovi spunti per l'inchiesta.

«Premesso che preferisco vedere le carte per capire che cosa mi si addebita di preciso - si difende Moro -, se l'episodio risultasse vero, potrebbe essere un errore dovuto a una mia svista. Per conto del Consorzio sono fuori a cena e a pranzo quasi quotidianamente e può darsi che abbia inserito nelle richieste di rimborso lo scontrino sbagliato».

lunedì 16 luglio 2012

He is going to draw the attention of the media all around the world.

Mentre sono in preda ad uno scioltone da paura, ho trovato questo articolo:....leggete, a conti fatti è veramente riuscito ad attirare l'attenzione...forse troppa.
Born on September 25th 1972 in Bergamo with competitiveness in his blood and a strong passion for engines.
Son of an important family of businessmen, which managed Lactis, a company of diary products and Amboni Costruzioni, the building and construction company founded at the beginning of the XXth century by Massimiliano's grandfather, Angelo Amboni.

Aged 3 he starts his career at a competitive level; 6 years later he is already Regional Minicross Champion and wins the Italian Enduro Championship when he is 14 years old. At the age of eighteen he begins his four-wheel career as a professional with his debut in the Ferrari Official Team.
From 1999 until 2002 he drives a Ferrari GTC with his friend Arturo Merzario in the European and Italian Gran Turismo Championship.
In 2003 he makes his debut with Tullio Abbate in the P1 Offshore World Championship.

In 2007 he involves the nine-time-F1-World Champion Guido Cappellini in the Powerboat P1 Class: they are together in the first race of the year in San Benedetto del Tronto, a good omen for a great season: in 2008 he ends the World Championship at fourth place, and gets the second place in the Italian IPS Championship, thus proving the passion, strength and will to win of his team.
Now he is owner and pilot of the Lamborghini Offshore and together with his friend Guido Cappellini, he is going to draw the attention of the media all around the world.

School of rock -Chip away the stone-

Eccovi un po' di sano rock n roll americano; detto per inciso l'unica grande band americana, che non si è disintegrata pietra su pietra (o meglio rosa su rosa)
Gli Aerosmith