Eccoci ospiti nell'elegante casa del sig. Bruno Federico, probabilmente la migliore cucina di pesce della bergamasca; ovviamente da non confondersi con l'altra caprese in centro Bergamo che al di là del nome non ha nulla da spartire con la maestria di Bruno.
Ora si deve sapere che cucinare il pesce bene non è un'impresa impossibile...al di là di poche nozioni fondamentali e di tanta esperienza serve soprattutto bravura nella ricerca della materia prima...ed ovviamente Bruno è uno dei migliori!
L'accoglienza al tavolo (curato nei dettagli) inizia con uno spumantino, che dopo diverso tempo sostituisce il classico prosecco di Valdobbiadene (molto buono anche questo). L'attesa per l'ordinazione è piuttosto lunghetta, anche se siamo l'ultimo tavolo arrivato, ma tra una conversazione e l'altra (non ci si infastidisce in sala tra un tavolo e l'altro dato che non si crea la noiosissima scatola di risonanza/"rimbombanza" che si trova in altri ristoranti) Bruno inizia a snocciolarci le sue delizie: dovete sapere che non esiste un menù scritto...fatevi consigliare da lui e non sbaglierete.
L'immancabile antipasto di crudità apre le danze (tonno, spada, scampetti e ostriche), accompagnato da un secondo antipasto caldo (scampi, fasolari, polpo e astice)...superbo!
L'ampissima cantina (italiana ed internazionale) ci consente di variare con una bottiglia di franciacorta ed un sauvignon.
Il cosidetto main course mi porta a dei paccheri con cozze gamberi e fagioli, il tutto ben amalgamato e mai asciutto (la pasta gocciolava la cremina piccante). Piccante che si ritrova anche nelle linguine agli scamponi del francone..(aspetto un tuo commento sul primo). Chi volesse assaggiare i primi, consiglio sempre il risottino o gli spaghi alle vongole. Gli altri commensali scelgono scampi e gamberi saltati in padella e per non farci mancare nulla, chiudiamo con un assaggio (si fa per dire) di gamberi rossi grigliati: da acquolina al solo pensiero. Anche qua il mio consiglio è il sempre ottimo fritto.
Ora si deve sapere che cucinare il pesce bene non è un'impresa impossibile...al di là di poche nozioni fondamentali e di tanta esperienza serve soprattutto bravura nella ricerca della materia prima...ed ovviamente Bruno è uno dei migliori!
L'accoglienza al tavolo (curato nei dettagli) inizia con uno spumantino, che dopo diverso tempo sostituisce il classico prosecco di Valdobbiadene (molto buono anche questo). L'attesa per l'ordinazione è piuttosto lunghetta, anche se siamo l'ultimo tavolo arrivato, ma tra una conversazione e l'altra (non ci si infastidisce in sala tra un tavolo e l'altro dato che non si crea la noiosissima scatola di risonanza/"rimbombanza" che si trova in altri ristoranti) Bruno inizia a snocciolarci le sue delizie: dovete sapere che non esiste un menù scritto...fatevi consigliare da lui e non sbaglierete.
L'immancabile antipasto di crudità apre le danze (tonno, spada, scampetti e ostriche), accompagnato da un secondo antipasto caldo (scampi, fasolari, polpo e astice)...superbo!
L'ampissima cantina (italiana ed internazionale) ci consente di variare con una bottiglia di franciacorta ed un sauvignon.
Il cosidetto main course mi porta a dei paccheri con cozze gamberi e fagioli, il tutto ben amalgamato e mai asciutto (la pasta gocciolava la cremina piccante). Piccante che si ritrova anche nelle linguine agli scamponi del francone..(aspetto un tuo commento sul primo). Chi volesse assaggiare i primi, consiglio sempre il risottino o gli spaghi alle vongole. Gli altri commensali scelgono scampi e gamberi saltati in padella e per non farci mancare nulla, chiudiamo con un assaggio (si fa per dire) di gamberi rossi grigliati: da acquolina al solo pensiero. Anche qua il mio consiglio è il sempre ottimo fritto.
Il dessert (che offre veramente un vasta scelta) è tutto delle signore che decidono per un assaggino misto. Io personalmente, pur non amandoli molto, ho una predilizione per la famosissima pastiera napoletana. Caffè e digestivi come sempre offerti dalla casa.
Vero è che il servizio non è certo quello di un ristorante 3stelle di michele; a volte capita che il piatto di portata venga adagiato al centro tavola per poi servirsi ma in tutta sincerità sono dettagli che poco interessano. In effetti la guida per antonomasia non ha considerato spesso Bruno, ricordo però che il Veronelli assegnava il cuore (il top e l'unico a Bergamo) alla Caprese. Ed ovviamente concordo.
Insomma Bruno e la figlia sanno sedurti con i sapori del Mediterraneo ed in maniera semplice arrivano direttamente al cuore del cliente; ti insegnano cosa vuol dire mangiare bene e appena esci dal loro ristorante non vedi l'ora di ritornare.
Succulento: 9
Vero è che il servizio non è certo quello di un ristorante 3stelle di michele; a volte capita che il piatto di portata venga adagiato al centro tavola per poi servirsi ma in tutta sincerità sono dettagli che poco interessano. In effetti la guida per antonomasia non ha considerato spesso Bruno, ricordo però che il Veronelli assegnava il cuore (il top e l'unico a Bergamo) alla Caprese. Ed ovviamente concordo.
Insomma Bruno e la figlia sanno sedurti con i sapori del Mediterraneo ed in maniera semplice arrivano direttamente al cuore del cliente; ti insegnano cosa vuol dire mangiare bene e appena esci dal loro ristorante non vedi l'ora di ritornare.
Non rimane a sto punto che provarlo.
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